giovedì 31 gennaio 2013

Brownies




Ad Amsterdam ho mangiato 8 anni fa dei Brownies cosi buoni che non riesco dimenticarli :)))
Da allora cerco una ricetta che sia uguale ma uguale non ho trovato ancora.
Adesso ho provato seguendo questa ricetta:
1. Ho sciolto sopra la bagnomaria 200 gr di cioccolato fondente buono e 200 gr. di burro e poi si lascia raffreddare. L'acqua nella bagnomaria non deve bollire e guai se cadde una goccia d'acqua nel cioccolato perché diventa duro subito, non si scioglie più.


2. Ho abbrustolito e ho macinato 200 gr. di mandorle spelate.


3. Ho amalgamato 4 uova intere, con 6 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaio di cacao settacciato, 4 cucchiai di farina, un cucchiaino di bicarbonato spento con un po di limone, e l'aroma di rum.
4. Alla fine si mescola tutto con tutto, si mette la carta da forno in una teglia di 20/30 cm e si mette nel forno a 180 gradi prima per 20 minuti.

I brownies sono pronti quando c'è la crosta esterna ma da dentro non sono ancora secchi (alla prova dello stuzzicadenti non devono essere secche da dentro)
Hanno un cosi buon profumo adesso mentre cuociono.
Sono buone, le ho lasciate forse qualche minuto di più nel forno di quanto dovevo, ma sono buone , morbide, soffici lo stesso.



biscotti semplici di pasta frolla



Volevo provare a fare biscottini cosi belli come ha fatto Moha
ma il mio piccolo aiuto pasticcere ha cominciato appena le ha visti sfornare a mangiarli con un bicchiere di latte. Non ho avuto tempo di decorarli. Cosi mi approfitto di scrivere la mia ricetta base per pasta frolla:
300 gr. farina
200 gr burro
100 gr. zucchero
un cucchiaio di ioghurt greco ( a mo di panna, non so con la panna italiana com'è la nostra panna è acida quindi usiamo il yogurt greco nel suo posto)
la buccia gratuggiata di un limone
aroma di vaniglia
un cucchiaino di bicarbonato spento col limone

Si amalgamano bene gli ingredienti, si lascia riposare l'impasto in frigorifero per 2 ore, poi si stende e si tagliano i biscotti. Si cuocciono per 10 minuti a 180 gradi.



giovedì 24 gennaio 2013

Angyalbogyoro (Pisellini degli angeli)


Il nome di questo piato austro-ungarico significa pisellini degli angeli. L'idea di fargli mi è venuta in seguito di una discussione sul "sesso degli angeli" in un forum. Il mio avversario in questo dibattito sosteneva che la transcedenza è maschile, poi ho pensato che cosi deve essere perché se non fosse cosi, questa pietanza non sarebbe nemmeno esistita. Una signora anziana diceva che lo prepara per le amiche per la festa della donna quindi deve andar bene per tutti
Ingredienti:
-patate
-burro
-latte
-farina
-pane grattugiato
-zucchero
Si prepara il pure di patate si mescola con farina cosi che l'impasto non si appiccichi alle mani. Si formano dall'impasto i serpenti poi si tagliano di lunghezza di 6-7 cm (a vista). Si mette l'acqua a bollire, si mettono i pisellini, quando salgono alla superficie sono pronti.
Su due cucchiai di burro sciolto (o olio) si soffriggono 4 cucchiai di pane grattugiato fino quando diventano dorati. I pisellini pronti si avvolgono nel pane grattugiato, si aggiunge lo zucchero e volendo anche il yogurt greco.
Alcuni aggiungono anche noci o semi di papavero non solo pane grattugiato.
Un po troppo calorico, ma è buono.
dallo stesso impasto si fanno anche gomboz, nell'impasto si avvolgono una prugna o una albicocca... ma quella la spiegherò un'altra vola.


sabato 19 gennaio 2013

Torta con ricotta, pasta frolla e meringa





L'impasto di pasta frolla:
300 gr farina, 200 gr burro, 100 gr zucchero, 3 rossi d'uovo un cucchiaio di iogurt greco, una buccia di limone, aroma di vaniglia, bicoarbonato di sodio.
Questo impasto si mette nella forma imburrata, si cuoce a 180 gradi per 5-6 minuti poi si aggiunge
La crema di ricotta
250 gr di ricotta
3 rossi d'uovo
3 cucchiai di zucchero
buce di arance canditi
uva sultanina prevalentmente ammorbidita
aromi di vaniglia e di rom
semolino (se è troppo liquido come lo era il mio)


Si cuoce a 150 gradi con il fuoco di sopra fino alla prova dello stuzzicadente

Si montano i tre albumi con 3 cucchiai di zucchero, un po di limone e il bianco montato si mette sulla torta poi si inforna nuovamente a 60 gradi perché il bianco d'uovo diventi duro. Il mio è cotto a 100 gradi perché il forno non fa meno.
Il giorno dopo l'o decorato con la panna e gocce di marmelata di albicocche. E buonissima